Harry Potter e la Maledizione dell'Erede di Jack Thorne, John Tiffany e J.K.Rowling Copertina

Harry Potter e la Maledizione dell'Erede - Jack Thorne, John Tiffany e J.K.Rowling

Librerie aperte di notte e code eterne...eccoci qua con il libro più atteso dell'anno!

Sono già uscite moltissime opinioni negative, i fan sfegatati si sono già scagliati contro questo libro con tutte le loro forze...la mia opinione???

Eccola!

L'ottavo capitolo della saga è in realtà una scenografia per il teatro. Vi sono perciò quasi esclusivamente dialoghi e accenni di descrizioni...bensì nulla più dei dialoghi. Bisogna farsene una ragione. E' una scenografia, non un romanzo. A molti non piace, non lo amano, ma è così. Capisco che il romanzo rimanga molto più affascinante, ma si riesce comunque a capire tutto ed a leggerlo in modo abbastanza fluido.

Il tutto è nato da un soggetto della Rowling ma è stato sviluppato e scritto da Thorne e Tiffany. Perciò sostanzialmente gli autori adesso sono diversi.

Inoltre cambiano i protagonisti. Harry Ron ed Hermione sono grandi e hanno preso il loro posto Albus Severus (figlio di Harry e Ginny), Scorpius (figlio di Draco Malfoy) e Rose (figlia di Hermione e Ron).

Perciò sono cambiate moltissime cose, rispetto ai libri precedenti.
Detto ciò...vi arrabbiate se dico che a me (nonostante tutto) è piaciuto?

E' carino! Rimangono fedeli i valori cari alla Rowling: l'amicizia, la famiglia, la purezza dei sentimenti e l'imparare dai propri errori. Si percepiscono all'interno del libro così come nei precedenti.
Le ambientazioni sono sostanzialmente le stesse. Da un lato si da spazio alla fantasia...in realtà dopo 7 libri e 8 film non è difficile immaginare gli scenari.

Se vogliamo è un libro che si ancora molto al passato...a eventi e personaggi passati...perciò si può dire che viva un pò di rendita...dell'enorme lavoro fatto dalla Rowling precedentemente.

Nonostante tutte queste differenze...è bello!
La struttura è molto simile: inizia sempre tutto al binario 9 e 3/4, le avventure dei ragazzi, l'aiuto dall'esterno, l'insospettabile cattivo, tutto che va a rotoli e tutto che si sistema dopo aver capito i propri errori. E ovviamente: il lieto fine.
Se proprio vogliamo approfondire questo romanzo rimane un pò più semplice rispetto agli altri, ma forse è anche dato dalla scarsità dei particolari dati dalle descrizioni.

Ultima cosa: i protagonisti sono bellissimi. Non si può non affezionarsi a questi due bambini/ragazzi che non potrebbero avere delle origini più diverse, ma così simili.
Albus Severus Potter che porta tre nomi pesantissimi sulle spalle. La gente si aspetta che faccia delle cose eccezionali...perchè? Lui è il figlio di Harry Potter! In realtà desidera solo essere un bambino normale. Il difficile rapporto con il padre non aiuta.

"Non abbiamo voluto dare ai nostri figli quello di cui avevano bisogno loro, ma quello di cui avevamo bisogno noi. Siamo stati così occupati a riscrivere il nostro passato che abbiamo rovinato il loro presente"

E poi c'è Scorpius Malfoy: tenero gentile e simpaticissimo. La gente lo umilia e lo allontana perchè figlio di una famosa stirpe di mangiamorte...

"SCORPIUS: ...No, (con una certa enfasi) è tempo che la Giratempo abbia fatto il suo tempo.
ALBUS: Vai fiero di questa frase, eh?
SCORPIUS: E' tutto il giorno che ci lavoro."

Lo ripeto: bellissimi!

"ALBUS: ...Il viaggio è appena iniziato.
SCORPIUS: Appena iniziato e siamo già quasi morti. Ottimo. Ci sarà da divertirsi."