Minchia di re - Giacomo Pilati
#2 Ciclo dell'Estate 2018 - Sicilia
E come secondo libro vi propongo Minchia di Re.
Molto poco conosciuto ma una vera e propria rivelazione. Posso dire che sia stupendo sotto ogni punto di vista.
L'ho ordinato inizialmente perché trovavo il titolo divertente e spudorato. Le prime pagine le ho trovate un po' crude ma dopo me ne sono letteralmente innamorata.
Tratto da una storia vera accaduta agli inizi del '900, narra la storia di Pina, figlia del curatore delle cave di tufo dell'Isola Grande di Sicilia, a servizio del Barone del luogo.
Un uomo potente, crudele e spietato che voleva a tutti i costi un figlio maschio. Invece è nata Pina e questa è stata una vera e propria vergogna per lui.
"E la vergogna è peggio della morte per un masculo così..."
Pina è una ragazza vivace, dolce e sensibile, amante della natura e della vita stessa più di chiunque altro.
"Chissà perché le cicale non si vedono mai. Sento il canto, ma loro non ci sono. Forse non esistono."
"Loro che non sanno vivere. Mi brucerebbero per i miei brividi di vita."
Pina però è come la Viola di mare/Minchia di Re, è attratta dalle donne e si innamora della bellissima Sara.
"La Viola è un pesce e lo ha voluto Dio. Quando è maschio si chiama Minchia di Re. Per amore diventa femmina e ha i colori del fiore. Torna di nuovo maschio dopo che l'acqua si è presa le sue uova...Tu devi solo morire un poco, per tornare a vivere come vuoi tu."
Lotterà fino alla fine per poter vivere il suo amore ed essere se stessa.
"...la libertà è un nervo. Diventa duro quando è sotto pressione."
Questo libro è molto bello per moltissimi motivi. Sicuramente il titolo e la copertina sono molto accattivanti. La lunghezza è adeguata.
Il libro è ricchissimo di frasi meravigliose, poetiche e di immagini variopinte. Il paesaggio è spettacolare, questa Sicilia di inizio '900, fatta di piccole cose, il mare, i pescherecci, i prati, un castello abbandonato, gli operai, la chiesa, la villa del barone, le gonne lunghe, le coppole, i cannoli, i prigionieri, i rosari, le lenzuola stese al vento...
Splendida l'analogia con la Viola di mare che accompagna tutto il racconto.
Il parlato è una specie di siciliano italianizzato, comprensibile e piacevole da leggere, che da quel pizzico di fascino in più al libro.
E poi ci sono i personaggi...particolareggiati, belli, ben descritti...
Il mio preferito è Cecè, anziano prigioniero nella fortezza che per poter aver un briciolo di libertà quotidiana si offre di andare a raccogliere col proprio corpo le sanguisughe nel laghetto fuori le mura.
Assolutamente da leggere!!!
Un libro...due parole
Inizia così:
Dal libro è stato anche tratto il film Viola di Mare con Ennio Fantastichini e Maria Grazia Cucinotta. A voi il trailer:
- il mio voto - |
http://www.mursia.com/index.php/it/romanzi/minchia-di-re-detail
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