Artichaut 42 | Libri Arte Film Lifestyle: Il canto di Penelope

Il canto di Penelope - Margaret Atwood

Un libro assolutamente stratosferico.

Credo infatti che sia il primo libro pubblicato che ci racconta l'Odissea da un altro punto di vista. L'altro lato della medaglia: quello di Penelope!

Non lo ameranno di sicuro i fans di Ulisse, che lo vedono come il simbolo del viaggiatore, dell'esploratore che si era perso e che naviga nel Mediterraneo per tornare disperatamente a casa dalla sua famiglia.

Peccato che Ulisse si sia perso per ben 40 anni in un bicchier d'acqua, combattendo nel frattempo per 10 anni la guerra di Troia, girando tra sirene, maghe bellissime, e lasciando Penelope sola a casa in balia di ogni pericolo!

Penelope e le sue ancelle hanno dovuto rimboccarsi le maniche, amministrare e sopravvivere un'isoletta di soli arbusti e pecore, incrementando i commerci e mantenendosi indipendenti.

Hanno lottato contro i Proci che si sono silentemente appropriati dell'isola, cedendo a soprusi di ogni tipo.

Insomma, qualunque sia la verità, ho trovato estremamente interessante questa nuova visione alternativa di come andarono le cose.

“Chi può dire che le preghiere servano a qualcosa? D’altra parte, chi può dire che non servano a niente? Me li vedo gli dèi gironzolare per l’Olimpo, crogiolandosi tra nettare, ambrosia e profumo di ossa e grasso alla fiamma, come una banda di ragazzini di dieci anni che molestano un gatto malconcio e non sanno come passare il tempo. «A quale preghiera rispondiamo oggi?» si chiedono l’un l’altro. «Tiriamo i dadi! Per questa c’è speranza, per quest’altra no e, intanto, perché uno di noi, magari sotto forma di aragosta, non va a distruggere la vita di quella donna laggiù, con un po’ di sesso veloce?» Credo che facciano un mucchio di scherzi perché si annoiano.”

Scritto in modo magistrale, con parti corali eseguite dalle ancelle, estremamente toccante e critico insieme.

Inizia così: