Circe - Madeline Miller
Inizia con questo libro la rassegna sulla Grecia. Quest'anno ho deciso di seguire il principio del "pochi ma buoni". Vi consiglierò solo due libri, ma con la certezza di non sbagliare.
Circe l'ho trovato stupendo. Per me, ancor più bello de La canzone di Achille, probabilmente anche perché è più femminile. La canzone di Achille, secondo me piacerà di più agli uomini.
"Mi diede il nome Circe, sparviera, per via dei miei occhi gialli e del suono insolitamente flebile del mio pianto."
Racconta la storia romanzata di Circe in prima persona, andando a riunire tutti i miti greci che ne parlano e che in qualche modo ne fanno cenno.
Ritroviamo moltissimi personaggi della mitologia: Ulisse, Dedalo, Prometeo, Arianna, Medea...
Circe è una donna forte, indipendente ma tremendamente sola. Esiliata sull'isola di Eea dal padre, vivrà con tutte le sue insicurezze, vittorie, sconfitte e cicatrici che la renderanno più umana di noi.
Credo che per noi donne sia un libro molto importante in cui poter ritrovare le sfide che la vita di propone, uno spunto sul come affrontarle, da cosa dover fare attenzione e come riuscire a superare le delusioni: insomma, da donna, ho trovato dei valori e degli insegnamenti veramente preziosi.
"La magia non può essere insegnata. O la scopri da sola, o non la scopri affatto."
Il libro è scritto benissimo, l'ho letto tutto d'un soffio, non riuscivo a staccarmene.
Inizia così:
Il finale:
- il mio voto - |
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