Storie di Amsterdam - Nescio
#5 Primavera 2019 - Amsterdam
Un libro carinissimo che mi ha coinvolto molto.
E' formato da una serie di racconti di Nescio (i.e. io non so), nome d'arte di Jan Hendrik Frederik Gronloh. "Giovani titani" e "Il piccolo poeta" sono i due racconti principali e li ho amati entrambi moltissimo.
"Giovani titani" parla di un gruppo di artisti bohemien, scrittori, poeti, pittori, ognuno con le proprie peculiarità e sogni, accomunati da un profondo disprezzo per il capitalismo.
Amano osservare lo scorrere dei fiumi e contemplare il sole, ma odiano il dover passare tutta la loro giornata (e vita) a lavorare per acquistare. Odiano l'eccessivo perbenismo che ci rende e rendeva allora i cittadini di Amsterdam tutti uguali.
"La cosa migliore è starsene fermo. Muoversi e pensare va bene per gli idioti. Io non penso nemmeno."
"...non sono un amante della natura, né un anarchico. Grazie a Dio non sono assolutamente niente."
Vivono costantemente in una sorta di depressione misto a rassegnazione. Senza un soldo in tasca cercano di cambiare il mondo con le loro arti."C’era qualcosa che non volessimo riformare?"
"Il piccolo poeta" è ancora più bello del precedente.
Parla di un poeta che conduce la sua comune vita, osservato talvolta dal diavolo e talvolta da Dio, scesi sulla terra. Man mano che gli anni passano la poesia si porta in secondo piano, rimanendo pur sempre una grande passione. Ma...
"Quello che hai dentro vuole venire fuori"
E la tentazione di una donna a lungo desiderata metterà in crisi il piccolo poeta.
Parla di un poeta che conduce la sua comune vita, osservato talvolta dal diavolo e talvolta da Dio, scesi sulla terra. Man mano che gli anni passano la poesia si porta in secondo piano, rimanendo pur sempre una grande passione. Ma...
"Quello che hai dentro vuole venire fuori"
E la tentazione di una donna a lungo desiderata metterà in crisi il piccolo poeta.
"Ero abituato a parlare con le mie cose, visto che con la maggior parte degli esseri umani c’è così poco da dire."
"Devi solo startene seduto tranquillo e desiderare, desiderare senza sapere cosa."
"La bestia più stupida è anche la più felice."
Il secondo paradosso è proprio l'autore che apparteneva all'odiata borghesia. Viene da pensare che la posizione sociale per lui fosse un peso e inoltre sappiamo che, probabilmente, anche Nescio è stato da giovane come uno dei protagonisti del libro: artista e sognatore.
Inizia così:
Un libro...una canzone
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