La caduta - Albert Camus
#6 Primavera 2019 - Amsterdam
Un libro veramente stupendo. Piccolo. Può essere quasi considerato un saggio, ma che lascia ben intendere la potente scrittura di Albert Camus.
Un uomo, ex avvocato di Parigi trasferitosi ad Amsterdam, si ritrova di sera in un bar a raccontare la sua vita ad uno sconosciuto.
Un lungo monologo sulla sua persona.
Un uomo egoista, che ama solo se stesso, che si compiace di sé e delle proprie azioni.
Che dedica la prima parte della sua vita a difendere e aiutare i meno fortunati solo per godere della sua magnanimità.
"Cammino per notti intere, fantasticando, oppure parlo da solo, ininterrottamente."
Un uomo, ex avvocato di Parigi trasferitosi ad Amsterdam, si ritrova di sera in un bar a raccontare la sua vita ad uno sconosciuto.
Un lungo monologo sulla sua persona.
Un uomo egoista, che ama solo se stesso, che si compiace di sé e delle proprie azioni.
Che dedica la prima parte della sua vita a difendere e aiutare i meno fortunati solo per godere della sua magnanimità.
"Cammino per notti intere, fantasticando, oppure parlo da solo, ininterrottamente."
"Mi sono sempre sentito a mio agio solo nelle situazioni elevate."
"Non ho mai avuto bisogno di imparare a vivere. Sapevo già tutto dalla nascita."
"Sa cos’è il fascino: quella cosa per cui ti senti rispondere di sì senza aver fatto alcuna domanda precisa."
Ma ad un certo punto della sua vita avviene "la caduta". Una donna si butta da un ponte e lui non fa assolutamente nulla per soccorrerla. E dopo questo evento, si assiste anche al "la caduta" dell'ipocrisia del protagonista. Non aiuta più nessuno, dice volgarità in pubblico, è libero di odiare chi vuole.
"Ero a mio agio in tutto, è vero, ma anche perennemente insoddisfatto. Ogni piacere me ne faceva desiderare un altro."
Ma ad un certo punto della sua vita avviene "la caduta". Una donna si butta da un ponte e lui non fa assolutamente nulla per soccorrerla. E dopo questo evento, si assiste anche al "la caduta" dell'ipocrisia del protagonista. Non aiuta più nessuno, dice volgarità in pubblico, è libero di odiare chi vuole.
"Ero a mio agio in tutto, è vero, ma anche perennemente insoddisfatto. Ogni piacere me ne faceva desiderare un altro."
"Amavo le donne, secondo l’espressione corrente, che è come dire che non ne ho mai amata nessuna."
"Ma, in certi casi, continuare, soltanto continuare è già qualcosa di sovrumano."
"…quando sei solo, senza dio né padrone, il peso dei giorni è terribile."
Ma il vero capolavoro è il finale...dove, senza che ve ne accorgiate, l'"io" diventa un "noi" e allora è Scacco Matto. Camus vince la partita.
Non si può non leggere!
PS: Potete trovare le esatte ambientazioni del libro in questo simpatico sito creato appositamente.
Ma il vero capolavoro è il finale...dove, senza che ve ne accorgiate, l'"io" diventa un "noi" e allora è Scacco Matto. Camus vince la partita.
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Inizia così:
Il gran finale...
Un libro...tre parole
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