L'incolore Tazaki Tsukuro e i suoi anni di pellegrinaggio - Haruki Murakami
E Murakami colpisce ancora...
Questo scrittore riesce ad avere su di me un fascino inspiegabile. E ancora una volta ho voluto leggere un suo libro.
La storia narra di Tazaki Tsukuro, uno studente universitario che improvvisamente viene respinto dal suo gruppo di amici. Gruppo estremamente affiatato che da un momento all'altro, senza apparente motivo, gli volta le spalle.
I ragazzi hanno una peculiarità, infatti ognuno di loro presenta un colore all'interno del proprio cognome; tutti tranne Tazaki.
"I quattro ragazzi di tutti i colori, e lui, Tazaki Tsukuru, che di colori non ne aveva."
"Ogni persona ha un suo proprio colore, una tonalità la cui luce trapela appena appena lungo i contorni del corpo. Una specie di alone. Come nelle figure viste in controluce."
Questo avvenimento getta Tazaki nella depressione più totale dalla quale riuscirà ad uscire a fatica e ritrovare un equilibrio nella vita di tutti i giorni.
"Haida rispose che il mondo non era qualcosa che si potesse ribaltare con tanta facilità. Erano piuttosto le persone a venire ribaltate."
"Per quanto insignificante e piatta sia, la vita vale sempre la pena di essere vissuta."
"Bisogna rispettare i limiti o si deve infrangerli? Ogni cosa, soprattutto se importante, ha necessariamente due facce."
"Il talento è come un recipiente: per quanto uno si sforzi, non riuscirà a cambiarne le dimensioni. Per quanto tu ti possa sforzare non ci farai mai entrare piú acqua di quanta ne possa contenere."
"La gente non rimaneva ferma, la gente cambiava ogni giorno. Nessuno poteva dire cosa gli riservasse il futuro."
"Nella vita di tutti noi ci sono cose troppo complesse per essere spiegate, in qualsiasi lingua."
"La vita è come uno spartito complesso, pensò Tsukuru. Piena di semicrome e biscrome, di segni strani, di annotazioni dal significato oscuro. Decifrarla è un’impresa ardua, e anche a saperla leggere correttamente, anche a saperla trasformare nella musica piú bella, non è detto che poi la gente la capisca e l’apprezzi nel suo giusto valore. Non è detto che ne riceva felicità. Perché gli esseri umani devono complicarsi la vita fino a questo punto?"
Ora mi chiederete se mi è piaciuto.
Vi rispondo: bello. Mi è piaciuto.
Secondo me non è il più brutto, ma neanche il più bello. Sicuramente molto piacevole da leggere, una storia bella ed equilibrata, elegante e affascinante col giusto pizzico di mistero e surrealismo tipico di Murakami...
Pianoforte, foreste innevate, stazioni ferroviarie, bancarelle di libri usati, nuoto...queste le cose che ho amato di più...
Leggetelo e mi direte...
Un libro...più parole
Un libro...una canzone
Questa canzone viene ripetutamente ascoltata dal nostro protagonista in ricordo del suo gruppo di amici, suonata frequentemente al piano da una delle ragazze.
Ed ecco a voi il trailer del libro...
- il mio voto - |
http://www.einaudi.it/libri/libro/murakami-haruki/l-incolore-tazaki-tsukuru-e-i-suoi-anni-di-pellegrinaggio/978880621977
http://www.lastampa.it/2014/06/09/cultura/tuttolibri/murakami-luomo-scolorito-che-rimase-solo-costruendo-stazioni-labPKvhxm090vq9He5jUiJ/pagina.html
http://espresso.repubblica.it/visioni/cultura/2014/02/03/news/i-due-mondi-di-haruki-murakami-il-sesso-e-la-porta-simbolica-1.150926
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