Mele bianche - Jonathan Carroll
Un libro assolutamente unico nel suo genere. Molto molto insolito. Vi chiederete se il mio è un giudizio positivo o negativo...in realtà ho opposto un pò di resistenza ad un qualcosa di così nuovo, ma alla fine non riuscivo a staccarmi. Volevo sapere come sarebbe andata a finire. Un libro che, secondo me, o si ama o si odia.
La storia narra di Vincent Ettrich, che scopre un bel giorno di essere morto e riportato in vita per salvare ed educare suo figlio, non ancora nato.
Ci è possibile vedere il mondo dopo la morte pensato da Jonathan Carroll, dove non esistono inferno purgatorio e paradiso, solo vita purgatorio e morte.
Nel purgatorio vengono apprese le grandi lezioni della vita.
Dio è un enorme mosaico formato dai mosaici delle vite di tutti noi al momento della morte.
"Ci sono due mosaici. Il primo è la vita che tu hai creato e vissuto. Una volta concluso, deve entrare a far parte di un altro mosaico più grande: quello in cui alla fine confluisce ogni cosa."
"...il mosaico più grande non è la morte: è Dio. E' composto dalle vite di tutti gli esseri di tutti i tempi. Ogni cosa vi trova il suo posto. Senza anche una sola di esse, Dio è incompleto."
Unico nemico: il caos, un tipaccio grasso che va in giro in smoking.
Una storia surreale, popolata da personaggi fantastici tutto accompagnato da suggestivi stratagemmi letterari molto piacevoli.
Meravigliosi i titoli...ve ne elenco alcuni: Dio ricoperto di cioccolato, Pepe e matite, Un ratto col rossetto e Un sandwich d'acqua.
Curiosità: il Calvados era il liquore preferito di Antoine de Saint-Exupéry.
"Nietzsche ha detto che quando le cose si mettono tanto male si può solo ridere o impazzire. Stasera la terza alternativa è ballare."
- il mio voto - |
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